E’ la fontana più scenografica tra quelle che costituiscono l’ampio complesso del Pincio.
Collocata sotto il belvedere sfruttandone il muro di sostegno, rappresenta il fulcro dell’intera struttura. La struttura è a due piani. Nel livello più basso, alla base di tre nicchie, altrettante vaschette semicircolari emergono dal piede del muro. Il livello superiore dell’opera è formato da una loggia a tre archi preceduta da un colonnato. Quattro eleganti colonne corinzie sono poste rispettivamente alle estremità della costruzione e a ridosso dei due pilastri centrali di sostegno. Le colonne inferiormente poggiano su alti plinti, che nella parte posteriore sono uniti alla struttura architettonica e superiormente sorreggono una sottile trabeazione appena aggettante.
Nel giugno 1878 nell’arcata centrale fu collocata una statua equestre di Vittorio Emanuele II, opera dello scultore milanese Crippa. La statua venne rimossa nel 1936 e sostituita con l’imponente mostra dell’acquedotto Vergine ideata dall’architetto Raffaele De Vico.